Quante volte ci siamo ritrovati a mangiare il bordo della pizza bruciacchiato o abbiamo chiesto una fettina di carne molto cotta per mangiarla bruciata?
Ecco, non si tratta esattamente di buone abitudini. Il colore nero che contraddistingue i cibi bruciati è un segno tangibile che il cibo è stato modificato, trasformato in qualcosa di diverso da quello che era in partenza.
I cibi bruciati, infatti, producono sostanze tossiche. In particolare, se bruciati, gli alimenti a prevalenza di carboidrati (per intenderci pizza, patate e pane, ad esempio) producono acrilammide; dagli alimenti prevalentemente proteici, come la carne, si formano amine eterocicliche e dai grassi i perossidi.
Tutti questi prodotti possono avere, se assunti per molto tempo e in eccesso, degli effetti cancerogeni. La soluzione migliore, quindi, è quella di effettuare delle cotture appropriate, evitando di esporre gli alimenti a temperature troppo elevate.
E se vi capita di trovare delle parti “bruciacchiate”, meglio cercare di scansarle!