QUARANTENA E BAMBINI: IDEE PER SCOPRIRE I SAPORI

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Il periodo difficile che viviamo ci costringe a stare chiusi in casa. La noia, la tristezza, la preoccupazione ci affliggono, mentre i bambini circolano per casa e non sappiamo come gestirli. Anche loro si annoiano e soffrono la forzata clausura e tendono, i più piccoli, a diventare incontrollabili, i più grandi a isolarsi e passare più ore del solito davanti agli schermi.
Ma possiamo trasformare questo momento complicato in un’occasione per scoprire, giocando insieme a loro, gusti nuovi e cibi spesso rifiutati.

Quante volte ci lamentiamo che i bambini mangiano male? E quante volte siamo noi stessi a portare in casa cibi pronti o preconfezionati, patatine, merendine e altri alimenti poco salutari, a causa del poco tempo che abbiamo a disposizione?
Approfittiamo allora di questo periodo in cui siamo in casa per dedicarci a qualche attività da svolgere con i bambini, che insegni loro ad apprezzare il cibo sano. L’educazione alimentare per loro è più importante delle restrizioni! Spesso, infatti, basta quella per ridurre la tendenza all’aumento di peso. Allora cerchiamo di impararla insieme a loro!

Partiamo intanto da noi. La responsabilità del genitore è alla base dell’educazione alimentare, per questo dobbiamo essere i primi a dare l’esempio e a mangiar sano! I bambini tendono ad emulare: se ci vedranno mangiare un pacco di patatine, vorranno fare lo stesso; se facciamo vedere di non gradire un alimento, come possiamo aspettarci che possa piacere a loro?

Certo, è difficile far cambiare “idea” a un bambino che conosce già merendine, alimenti industriali e fast food, ma per fortuna il palato si abitua facilmente ai sapori più “naturali”. Se iniziamo a usare gradualmente quantità inferiori di sale e zucchero, riusciamo intanto a far accettare più facilmente gli alimenti salutari e quel che più conta è che sarà difficile tornare indietro, perchè sembrerebbe tutto troppo dolce o troppo salato.

Ma possiamo fare di più: adesso che abbiamo tempo a disposizione giochiamo a conoscere il cibo!

Come? Ecco qualche idea!

  1. Stimoliamoli al gusto del nuovo, preparando ricette semplici e salutari, ma anche invitanti. Puoi trovare qualche idea proprio qui! Una spinacina di pollo fatta in casa sarà sicuramente più invitante di una fettina di pollo con gli spinaci lessi!
  2.  Coinvolgiamoli nella preparazione dei cibi! Spegniamo la TV, il cellulare e il PC e usiamo una parte del nostro tempo libero per ideare e creare insieme a loro delle ricette fantasiose con gli ingredienti che loro non amano! Manipolarli, conoscerli, pensare loro stessi al modo in cui preferirebbero mangiarli è un modo di “esorcizzare” il rifiuto. Allora ai fornelli per preparare, con legumi e verdure, polpette, pasticci, sformati, crocchette e chi più ne ha più ne metta!
  3. Mangiamo tutti insieme, a tavola, la stessa pietanza.
  4. Organizziamo un piccolo gioco in famiglia: sfidiamoci a fare i “cuochi”, ognuno di noi prepara un piatto diverso con lo stesso ingrediente (una verdura colorata o un alimento che non amano). All’assaggio si vota per il più buono!
  5. Facciamo insieme dei giochi che ci permettano di capire le proprietà degli alimenti! Usiamo alcuni avanzi di frutta o verdura per preparare degli estratti colorati, che potremo usare insieme per dei bellissimi disegni!
  6. Facciamo un gioco tutti insieme: dividiamo la famiglia in due squadre: ogni squadra benderà, a turno, i componenti di quella avversaria e farà assaggiare tre alimenti diversi. Chi ne indovina di più vince! Possiamo approfittare di questo gioco per far assaggiare loro cibi che hanno sempre voluto evitare. Questo li spingerà a ridurre il pregiudizio sull’alimento ed assaggiarlo per quello che è!

Ricordiamoci, comunque, di evitare di usare i meccanismi punizione o ricompensa, rispettiamo gli orari e rendiamoli felici di mangiar sano! Non sgridiamoli se rifiutano qualche alimento, ma spingiamoli a conoscere, sperimentare e amare il cibo buono!

Mariangela Stasi

Mariangela Stasi

Sono una Biologa Nutrizionista, ma non solo. Sono laureata in Biotecnologie Mediche e Farmaceutiche e per diversi anni ho lavorato nella ricerca scientifica, conducendo esperimenti, approfondendo lo studio delle malattie oncologiche e neurodegenerative, contribuendo alla stesura di alcune pubblicazioni scientifiche. Prima di dedicarmi alla professione di nutrizionista, ho conseguito un Dottorato di Ricerca in Scienze Morfologiche Molecolari con uno studio su una malattia neurodegenerativa rara. Un valore aggiunto alla professione di nutrizionista l'ho ottenuto con il Master in Fitoterapia Applicata, che mi consente di associare alla dieta utili consigli. Del mondo della ricerca mi sono rimasti la curiosità e l’approccio “scientifico” al lavoro, la continua ricerca della verità. Non mi piace dire, scrivere o parlare di qualcosa se prima non ho ne verificato la veridicità scientifica. Amo il mio lavoro, amo l’arte, la scienza e tutto quello che ha a che fare con la biologia. Proprio per questo motivo mi piace sempre studiare per conoscere e per aggiornarmi, per essere sempre al passo con le novità che la scienza ci regala.

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