Parliamo di un frutto, estremamente ricco di proprietà benefiche, che qui in Salento è presente in quasi tutti i giardini: LA MELAGRANA!
Per la fastidiosa consistenza del seme, spesso tendiamo ad assumere questo frutto sotto forma di succo; è importante, però, distinguere il SUCCO FRESCO dei semi di melagrana dai succhi commerciali, ricchi di zucchero e aromi, in cui spesso la percentuale di melagrana è superata da quella di altri frutti. Proprio per questi motivi i succhi che si trovano in commercio sono SCONSIGLIATI.
Al contrario, il succo di melagrana derivato direttamente dai semi è pieno di benefici: contrasta l’ossidazione delle LDL, cioè del colesterolo cattivo, riducendo il rischio aterosclerotico, combatte l’insulino-resistenza, migliorando la glicemia basale nei soggetti diabetici e riduce la pressione sanguigna.
L’effetto benefico della melagrana è da ricondurre all’elevato potere ANTIOSSIDANTE dei semi. Basti pensare che 100 g di semi, da soli, superano la quantità di antiossidanti consigliati nella dieta. Nei semi della melagrana, infatti, sono presenti grandi quantità di polifenoli, sostanze che aiutano il nostro organismo a contrastare l’insorgenza di moltissime malattie. Tra i benefici legati all’assunzione di queste preziosissme sostanze, spicca in particolare l’attività antitumorale, che fa della melagrana un ottimo alleato per la prevenzione.
Uno studio recente ha dimostrato che i polifenoli della melagrana sono in grado di ridurre la risposta glicemica dopo i pasti. Cosa vuol dire? Che se dopo un pasto a base di pasta o pane assumiamo del succo di melagrana, la glicemia salirà più lentamente, con conseguenti benefici per il nostro organismo.
Secondo recenti ricerche scientifiche, inoltre, il consumo di succo di melagrana aiuta a combattere diverse malattie infiammatorie, compresa la sindrome dell’intestino irritabile.
L’assunzione quotidiana del succo e dei semi di questo frutto, inoltre, aumenta la produzione e la motilità degli spermatozoi, favorendo la fertilità.
L’enorme quantità di antiossidanti presenti nella melagrana, inoltre, ha un’importante azione neuroprotettiva, il che si traduce in un ridotto rischio di sviluppare malattie neurodegenerative come l’Alzheimer.
A questo punto resta solo una domanda: ma allora è meglio consumare il SUCCO O i CHICCHI?
Il consumo dei semi per intero apporta una maggiore quantità di fibra, ma è sconsigliato in caso di diverticolite.
Se è vero che con la spremitura della capsula esterna vengono liberati tannini e mucillagini, responsabili del tipico sapore amarognolo, è anche vero che in questo modo assumiamo una concentrazione di antiossidanti ancora più elevati, in quanto gran parte di essi è presente proprio nella parte bianca della capsula.
La risposta, insomma, come sempre, è soggettiva.
Chi non ha problemi intestinali può scegliere di alternare il consumo del succo a quello dei chicchi. A chi, invece, tende ad avere problemi di infiammazione di diverticoli o a chi non ama l’ingestione del seme per intero, consiglio l’assunzione del succo.
Parola di nutrizionista!
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