L’obesità è un problema sempre più diffuso nei Paesi occidentali. Dai bambini agli adulti, le scelte alimentari diventano sempre meno consapevoli e sempre più eccessive rispetto ai fabbisogni, tanto che i dati sul numero di persone in sovrappeso o obese sono sempre crescenti.
Un ruolo fondamentale è sicuramente da attribuire allo stile di vita. Siamo sempre più pigri e sempre più sedentari. Colpa, spesso, anche del lavoro, che ci costringe alla sedia per molto tempo. Ma la colpa è anche nostra, perché, una volta tornati a casa, ci sentiamo troppo stanchi per fare una passeggiata o per andare in palestra. E quindi, dopo una giornata passata sulla sedia, ci sediamo sulla poltrona o sul divano.
Accanto alle abitudini di vita, fondamentali sono le decisioni che assumiamo sulla qualità e la quantità del cibo da assumere.
Ma siamo sicuri che questo dipenda esclusivamente da noi?
Negli ultimi giorni, una pubblicazione sulla rivista scientifica Obesity ha descritto un’importante correlazione tra scelte alimentari e DNA. Sembrerebbe che le nostre decisioni sul cibo dipendano anche dai nostri geni.
Dal punto di vista del DNA non siamo tutti uguali. Per quanto tutti abbiamo un naso, una bocca e un paio di occhi, le differenze nei nostri geni permettono di renderci diversi tutti, uno dall’altro. La stessa cosa succede per quanto riguarda alcuni aspetti del carattere o la predisposizione ad alcuni tipi di malattie. È tutto scritto nel nostro DNA e ognuno di noi ha la sua personalissima storia, completamente diversa da quella degli altri.
Bene, sembra che nella nostra storia sia scritto anche, appena nati, se sceglieremo di mangiare frutta e verdura o patatine e dolciumi, se mangeremo tanto o poco. È stato dimostrato, ad esempio, che molte persone che tendono all’aumento del peso hanno una precisa variante genetica, vale a dire un gene che è “scritto” in un modo un po’ diverso dagli altri. Ma non è tutto. Chi presenta questa caratteristica nel proprio DNA, infatti, tende ad assumere molte più calorie e proteine. Allo stesso modo, i bambini che hanno questa precisa “scritta” nel DNA, che aumenta il rischio di diventare obesi, tendono a preferire alimenti eccessivamente calorici.
Giusto per capire meglio, vi racconto uno studio condotto su un gruppo di bambini non obesi tra i 5 e i 10 anni. Alcuni di essi avevano la variante genica che si riteneva responsabile della scelta dei cibi e altri no.
È stato chiesto a tutti loro di scegliere tra 28 alimenti e bevande da utilizzare per i loro pasti. Potevano scegliere quello che volevano, nelle quantità che preferivano Nell’elenco erano presenti panini, pollo, verdure, ortaggi, frutta, snack salati e dessert. I bambini che avevano il gene responsabile dell’obesità hanno consumato circa 65 calorie in più per ogni pasto rispetto ai bambini che non lo avevano.
Sembrerebbe, quindi, che i bambini che hanno il gene dell’obesità tendano a prendere peso non tanto perché hanno un metabolismo diverso, ma perché tendono a fare scelte sbagliate, proprio per colpa del DNA.
Come fare allora per evitare di prendere peso, se è scritto nel nostro DNA?
Cercare di farsi aiutare è la strategia più semplice ed efficace. Avere una tendenza a mangiare di più non vuol dire per forza prendere peso. In questi casi può essere decisamente utile rivolgersi a un esperto, che saprà guidare verso scelte alimentari più adeguate, attraverso un approccio estremamente personalizzato.
Parola di nutrizionista!
Fonte: Merino J. Clinical Insights into the Genetic Overlap Between Obesity Susceptibility and Food Choices. Obesity (Silver Spring). 2019 Jun;27(6):878. doi: 10.1002/oby.22504.
- Laboratori di mindful eating - 2 Ottobre 2024
- Mamme e ansia da prestazione - 14 Maggio 2023
- Mangi le arance solo perchè sono ricche di vitamina C? Forse dovresti leggere questo articolo! - 19 Gennaio 2023