Qualche giorno fa, quasi per caso, son venuta a conoscenza di una festa a cui mai sarei potuta mancare: un’intera serata dedicata ai legumi!
Si chiama “Legumi in Festa” ed è una festa organizzata dall’associazione neretina Verdesalis completamente dedicata ai custodi dell’ambiente.
Così ho avuto modo di conoscere contadini, allevatori e apicoltori della mia terra legatissimi alle tradizioni, competenti e fieri degli alimenti di cui sono “custodi”. Ciascuno di loro mi ha insegnato qualcosa e ovviamente… non ho resistito alla tentazione di portare a casa almeno un prodotto per ogni banchetto!
Quello di cui vi voglio raccontare qualcosa oggi è una varietà di piselli coltivato in un paese in provincia di Lecce: il Pisello Nano di Zollino.
Si tratta di un legume secco di piccole dimensioni, dal colore giallo-marroncino, prodotto esclusivamente nel territorio di Zollino. Secondo gli anziani della zona era proprio la terra di questo paese a garantire al legume una caratteristica unica: la capacità di cuocersi senza sfaldarsi.
Ed è proprio grazie a loro, gli anziani di Zollino, che questo legume mantiene intatte le proprie caratteristiche: da sempre, infatti, i piselli migliori vengono accuratamente selezionati e conservati per la semina successiva.
Ricchissimo di fibre facilmente digeribili, il Pisello Nano di Zollino è anche un’ottima fonte di calcio e magnesio e, come gran parte dei legumi, è consigliato per contrastare e combattere malattie cardiovascolari e diabete.
Come gran parte dei legumi, il Pisello Nano di Zollino necessita di 12 ore di ammollo prima della cottura.
Quale ricetta consigliano gli “addetti ai lavori”? Cuocere i piselli “alla pignata” e condirli con un filo di olio, olive nere, pane tostato e cipolla cruda!
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