Festa di compleanno nell’antica Persia (con cammello)

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In passato i ricchi banchetti non erano utilizzati solo per festeggiare le nozze: i compleanni erano un’occasione in più, come accade oggi per noi, per passare una giornata di festa davanti a una tavola imbandita!

Ma in cosa consistevano i compleanni persiani?

Secondo lo scrittore Erodoto i Persiani facevano le cose in grande! O almeno i Persiani ricchi! Già, sembra che questo antico popolo avesse l’usanza di servire sulla tavola un grande animale intero arrostito al forno, che poteva essere, a scelta, un bue, un asino, un cavallo o un cammello. Questo accadeva, appunto, ai più ricchi, mentre i più poveri tendevano a servire animali più piccoli.

Non vi erano molte portate principali, ma utilizzavano molto i contorni, distribuiti nelle varie portate. Durante queste feste, sempre secondo Erodoto, erano soliti bere vino per il quale avevano una vera passione. In preda agli effetti dell’alcol erano soliti prendere delle decisioni importanti, per poi ripensarci il giorno successivo, in piena lucidità: se la decisione veniva confermata da sobri era definitiva. Su questo, però, bisogna anche fare una precisazione: i Greci con molta probabilità raccontavano così i Persiani per convincere dei loro costumi troppo lascivi.

I Persiani, inoltre, avevano un’abitudine che ai Greci mancava: concludere il pasto con un dolce. Il popolo orientale, infatti, accusava i Greci di alzarsi da tavola ancora affamati, proprio per la mancanza del pasto più piacevole, in presenza del quale non si sarebbero mai alzati.

Il compleanno più importante era sicuramente quello del sovrano.

In generale Ciro e i suoi successori persiani mangiavano generalmente da soli e solo nelle occasioni consumavano il pasto accanto al sovrano anche la madre, le mogli e i figli. I servitori erano fidatissimi e il coppiere assaggiava acqua e vino prima di servirli, per scongiurare ogni possibilità di avvelenamento. In generale solo pochi eletti potevano mangiare nella sala adiacente a quella in cui si cibava il sovrano, che poteva osservare i suoi ospiti senza essere visto. Alla fine del pasto venivano nominate le poche persone che potevano avvicinarsi all’imperatore e brindare con lui.

Il compleanno del sovrano era festeggiato con un banchetto ricchissimo di portate, a base di piatti esotici e terminava con la cerimonia dei doni, in cui ciascuno poteva esprimere un desiderio che il sovrano avrebbe esaudito.

 

Fonti: Del Corno L., A tavola con Omero, Bur, 2013

Erodoto, Le storie, volume primo (libri1 e 2) Testo greco a fronte: 1, Editore: BUR Biblioteca Univ. Rizzoli

https://www.loescher.it/Risorse/DAN/Public/O_D4076/D4076/Uomini_nel_Tempo_e_nello_Spazio__Risorse_online/unita2-capitolo4/banchetto.html

 

 

Mariangela Stasi

Mariangela Stasi

Sono una Biologa Nutrizionista, ma non solo. Sono laureata in Biotecnologie Mediche e Farmaceutiche e per diversi anni ho lavorato nella ricerca scientifica, conducendo esperimenti, approfondendo lo studio delle malattie oncologiche e neurodegenerative, contribuendo alla stesura di alcune pubblicazioni scientifiche. Prima di dedicarmi alla professione di nutrizionista, ho conseguito un Dottorato di Ricerca in Scienze Morfologiche Molecolari con uno studio su una malattia neurodegenerativa rara. Un valore aggiunto alla professione di nutrizionista l'ho ottenuto con il Master in Fitoterapia Applicata, che mi consente di associare alla dieta utili consigli. Del mondo della ricerca mi sono rimasti la curiosità e l’approccio “scientifico” al lavoro, la continua ricerca della verità. Non mi piace dire, scrivere o parlare di qualcosa se prima non ho ne verificato la veridicità scientifica. Amo il mio lavoro, amo l’arte, la scienza e tutto quello che ha a che fare con la biologia. Proprio per questo motivo mi piace sempre studiare per conoscere e per aggiornarmi, per essere sempre al passo con le novità che la scienza ci regala.

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