DORMI POCO? FORSE È PERCHÈ MANGI POCA FRUTTA E VERDURA!

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Chi soffre di insonnia ne sa qualcosa: il sonno è fondamentale per la qualità della nostra vita. È stimato che passiamo circa un terzo della nostra vita a dormire, si tratta di un momento importante, ristoratore, che ci permette di affrontare la giornata successiva con la carica e l’energia necessarie.

Ridurre il tempo che dedichiamo al sonno può compromettere in maniera importante la nostra giornata lavorativa. Pensa a quando hai passato una notte insonne: la mattina successiva la concentrazione com’era?

Dormire poco, spezzare le ore di sonno è una brutta abitudine, che spesso riguarda chi lavora su turni o chi viaggia spesso e subisce il fenomeno del jetlag.

Secondo la National Sleep Foundation, le ore di sonno necessarie variano a seconda delle fasce di età, ma, in generale, un adulto dovrebbe dormire tra le 7 e le 9 ore al giorno.

Sicuramente già sai che mangiare frutta e verdura aiuta a ridurre il rischio di diverse malattie, ma forse ancora non sai che anche il sonno incide sulla nostra salute. Diversi lavori scientifici, infatti, dimostrano che dormire poco peggiora il nostro benessere psico-fisico, tanto che la mancanza di sonno è stato dichiarato un problema di salute pubblica. Dormire poco, infatti, è associato a un maggior rischio di sviluppare diabete di tipo 2, malattie cardiovascolari depressione e, secondo alcuni studi, persino obesità.

È evidente, quindi, che mangiare poca frutta e verdura e dormire poco aumenta notevolmente il rischio di malattie. Ma c’è di più. È possibile che la mancanza di sonno sia associata allo scarso consumo di frutta e verdura.

Un recentissimo lavoro di ricerca, infatti, ha messo insieme tutti i dati scientifici pubblicati fino a oggi sull’argomento. Ecco cosa ne è venuto fuori: il sonno e il consumo di frutta e verdura sono due parametri che si influenzano reciprocamente.

La durata del sonno, infatti, regola gli ormoni responsabili del senso di fame e sazietà. Alterazioni del sonno portano ad alterazioni di questi ormoni. Se dormiamo poco, quindi, siamo portati a consumare cibi più energetici e meno frutta e verdura. Dormire poco, inoltre, aumenta la cosiddetta “fame emotiva”, che ci porta a mangiare i cibi meno adeguati alle nostre esigenze.

Quello che emerge da questa recente ricerca, però, è che anche mangiare poca frutta e verdura porta a dormire poco. I polifenoli di cui frutta e verdura sono ricchissimi sembrano essere i responsabili di questo meccanismo. Queste sostanze sono proprio quelle che permettono di prevenire tantissime malattie e che aiutano molto la nostra salute. Sembra che siano proprio loro, attraverso l’azione antiossidante, a migliorare la qualità del nostro sonno. Molti frutti e diversi vegetali, inoltre, contengono gli ormoni del sonno e del relax, vale a dire melatonina e serotonina; altri elementi presenti in alcuni frutti, invece, hanno la capacità di mantenere stabili i livelli di melatonina nel nostro corpo durante il sonno.

Quali sono i frutti e le verdure più ricchi di questi preziosi ormoni? Ciliegie, uva, fragole, pomodori e peperoni. La melatonina, inoltre, è presente nei legumi, in alcuni cereali e nei pistacchi.

Da oggi abbiamo un motivo in più per mangiar sano!

Parola di nutrizionista!

 

Fonte: Bridging the Reciprocal Gap between Sleep and Fruit and Vegetable Consumption: A Review of the Evidence, Potential Mechanisms, Implications, and Directions for Future Work, Noorwali et al, Nutrients 2019, 11(6), 1382 https://doi.org/10.3390/nu11061382

Mariangela Stasi

Mariangela Stasi

Sono una Biologa Nutrizionista, ma non solo. Sono laureata in Biotecnologie Mediche e Farmaceutiche e per diversi anni ho lavorato nella ricerca scientifica, conducendo esperimenti, approfondendo lo studio delle malattie oncologiche e neurodegenerative, contribuendo alla stesura di alcune pubblicazioni scientifiche. Prima di dedicarmi alla professione di nutrizionista, ho conseguito un Dottorato di Ricerca in Scienze Morfologiche Molecolari con uno studio su una malattia neurodegenerativa rara. Un valore aggiunto alla professione di nutrizionista l'ho ottenuto con il Master in Fitoterapia Applicata, che mi consente di associare alla dieta utili consigli. Del mondo della ricerca mi sono rimasti la curiosità e l’approccio “scientifico” al lavoro, la continua ricerca della verità. Non mi piace dire, scrivere o parlare di qualcosa se prima non ho ne verificato la veridicità scientifica. Amo il mio lavoro, amo l’arte, la scienza e tutto quello che ha a che fare con la biologia. Proprio per questo motivo mi piace sempre studiare per conoscere e per aggiornarmi, per essere sempre al passo con le novità che la scienza ci regala.

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