Il reflusso gastrico è un problema molto diffuso e può causare disturbi che vanno dal mal di stomaco a tosse, raucedine e faringiti.
Come si può contrastare?
Esistono molti farmaci, anche da banco, utilizzati per ridurre il reflusso. Eppure questo è un disturbo che può notevolmente migliorare semplicemente con la dieta e qualche sana abitudine.
Ecco alcuni consigli su come gestirlo!
La prima, importante, cosa da fare in caso di reflusso è curare l’alimentazione e dimagrire, in modo da evitare anche il minimo sovrappeso. Il grasso addominale, infatti, soprattutto se si deposita a livello della vita, può favorire la “spinta” del cibo dallo stomaco verso l’esofago e la gola, peggiorando i sintomi. Prima di tutto, quindi, mettiti a dieta!
Individuare gli alimenti che aumentano il reflusso non è sempre semplice. I fastidi del reflusso si presentano con modalità differenti in ogni persona, e gli alimenti che possono creare problemi, pur facendo parte di alcune categorie, spesso non sono uguali per tutti. A volte, infatti, è sufficiente mangiare sano per recuperare lo stato di salute. In altri casi, invece, è necessario fare attenzione ad alcuni alimenti che potenziano i sintomi.
Le esclusioni, tuttavia, sono spesso pericolose, perchè, se mal gestite, possono provocare gravi carenze di minerali, vitamine e altri importanti nutrienti.
È importante, quindi, farsi seguire da un esperto, che saprà elaborare un piano alimentare tale da non prevedere carenze nutrizionali, ma che potrà guidarti a individuare quali sono i cibi che più di tutti possono crearti dei problemi.
Alimenti da evitare
In generale è importante fare attenzione all’alimentazione: evitare eccessi, cibi spazzatura, dolciumi; questo consiglio vale per tutti, ma soprattutto per chi ha problemi gastrici. Non pensare, quindi, di affidarti a un farmaco per poter mangiare quello che vuoi. Ricorda sempre che il cibo è nutrimento e come tale deve essere gestito.
Prima di tutto, quindi, fai attenzione a “ripulire” la tua alimentazione quotidiana dagli inutili eccessi e da cibi conservati, trasformati ed elaborati.
Vediamo ora quali sono gli alimenti che possono aumentare il reflusso:
- Bevande alcoliche (vino, birra, amari)
- Aranciate, bevande a base di cola, acqua tonica, bevande gasate in genere, caffè, tè, alcuni succhi di frutta
- Brodi, soprattutto se di carne
- Salumi grassi
- Carni grasse (carne di gallina, hamburger di manzo, cervello di bovino, fegato di bovino o di maiale, frattaglie in genere)
- Cioccolata
- Cibi acidi come aceto e succo di limone
- Alimenti grassi come burro, panna, salse
- Frittura
- Torte elaborate, dolciumi, creme
- Formaggi grassi come gorgonzola, groviera, mascarpone
- Alcuni frutti come arancia, mandarino, pompelmo, mandaranci, lamponi
- Alcuni ortaggi come carciofi, cavolini di bruxelles, cetrioli, cipolle, cipollotti, fagioli freschi, fave fresche, peperoni, piselli freschi, pomodori
- Pizze, piadine e prodotti da forno elaborati
- Spezie irritanti come paprika, pepe, peperoncino
- Dado da brodo
- Yogurt e latte soprattutto se interi
In alcuni casi possono dare fastidio anche alimenti ricchi di grassi buoni come noci, nocciole, mandorle e frutta secca in genere e semi. Anche i legumi possono aumentare il reflusso, soprattutto perché tendono a creare gonfiore addominale. È preferibile, quindi, utilizzarli passati o, nei casi più gravi, se creano fastidi, escluderli fino al miglioramento dei sintomi e reinserirli gradualmente.
Alimenti consentiti
- Pasta, pane, riso
- Frutta e verdura (esclusa quella sconsigliata)
- Affettati magri come crudo privato del grasso visibile, bresaola, pollo e tacchino
- Carni magre come petto di pollo e tacchino manzo e vitello magri, arista di maiale
- Pesce
- Biscotti leggeri e torte da colazione semplici
- Formaggi magri e parmigiano
- Yogurt e latte magri o parzialmente scremati (da valutare in base alla tolleranza personale)
- Legumi passati (da valutare in base alla tolleranza personale)
Alcuni consigli pratici
- Cuocere la pasta al dente
- Evitare le fritture
- Ridurre il consumo di spezie
- Bere poco (1 bicchiere) durante i pasti, preferire il consumo di acqua lontano dai pasti
- Ridurre il consumo di dolci
- Bere un litro e mezzo di acqua al giorno
- Fare pasti piccoli e frequenti
- Eliminare i cibi piccanti dalla dieta
- Masticare bene e mangiare lentamente
- Non coricarsi dopo i pasti
- Preferire la postura eretta soprattutto dopo i pasti
- Tenere la testa leggermente sollevata durante il sonno (si può utilizzare un cuscino più alto o un doppio cuscino)
- Evitare brodi e cibi molto liquidi
- Evitare i cibi troppo caldi o troppo freddi o l’associazione di un alimento caldo e uno freddo
- Consumare le uova preferibilmente alla coque o in camicia
- Evitare abiti e cinture troppo strette o sforzi fisici dopo i pasti
- Fare attività fisica moderata tutti i giorni
Rimedi naturali
Mettendo in pratica i consigli che hai letto finora troverai già un netto miglioramento dei tuoi sintomi, che ti consentirà di ridurre notevolmente il consumo di farmaci da banco, utilizzati spesso solo per “tamponare” i sintomi.
Possiamo fare qualcosa in più? Certo! E in questo ci viene incontro la fitoterapia, vale a dire l’utilizzo di piante medicinali.
Ecco alcuni rimedi che possono esserci utili in caso di reflusso gastroesofageo:
- Camomilla comune: ha un’azione antinfiammatoria, cicatrizzante e antibatterica.
- Anice, finocchio, carvi: hanno un’azione carminativa, riducono i gonfiori, i fastidi intestinali e favoriscono la digestione.
- Malva: ricca di mucillagini, protegge lo stomaco dall’eccessiva acidità; ha anche un’azione antibatterica e antinfiammatoria.
- Zenzero: ha un’azione antiacida e antibatterica.
- Curcuma: ha un’azione gastroprotettiva e antinfiammatoria.
- Aloe vera: riduce l’infiammazione.
- Liquirizia: stimola la formazione di muco a livello gastrico e funge da barriera per l’eccessiva acidità.
Il loro utilizzo è da mettere in pratica sempre dietro consiglio di un esperto, che saprà scegliere i prodotti adatti e le dosi adeguate.
Il fai da te non può essere giustificato dal fatto che sono “semplici piante” o “prodotti naturali”. Se mal gestiti, infatti, i fitoterapici possono provocare reazioni indesiderate o, addirittura, peggiorare i sintomi.
Mettere in pratica questi consigli porterà subito a un miglioramento dei sintomi e ti permetterà di convivere con questo fastidioso problema senza troppi sacrifici!
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